ESG. Il nuovo corso USA

02.12.2024

Con l'insediamento di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti, le politiche relative ai criteri ESG subiranno verosimilmente cambiamenti significativi. L'amministrazione Trump ha infatti già manifestato l'intenzione di ridurre le normative ambientali, promuovere l'industria dei combustibili fossili e ritirarsi nuovamente dall'Accordo di Parigi.

Pro? & Contro?

Deregulation ambientale. L'amministrazione Trump ha storicamente promosso una deregolamentazione ambientale, smantellando circa 100 norme riguardanti la qualità dell'aria e dell'acqua. Questo allentamento delle restrizioni potrebbe incentivare le aziende a incrementare la produzione e gli investimenti, riducendo i costi operativi legati alle conformità ambientali.

Promozione dei combustibili fossili. Trump ha espresso l'intenzione di incrementare la produzione di combustibili fossili, autorizzando progetti come l'oleodotto Keystone XL. Questo potrebbe stimolare l'economia energetica tradizionale e creare nuove opportunità economiche e occupazionali nel settore.

Sostegno alle industrie tradizionali. L'enfasi sulle industrie manifatturiere e pesanti potrebbe stimolare la crescita economica in settori precedentemente penalizzati da normative ESG più rigide.

Autonomia energetica. La priorità per il partito conservatore è rafforzare l'autonomia energetica strategica degli Stati Uniti, spesso a discapito delle politiche di sostenibilità ambientale. Questo con l'obbiettivo di ridurre la dipendenza dagli approvvigionamenti esteri.

Altri punti di domanda

Ritiro dagli accordi internazionali. Durante il suo primo mandato, Trump ha ritirato gli Stati Uniti dall'Accordo di Parigi. La sua rielezione solleva timori per un ulteriore disimpegno dagli accordi internazionali sul clima, compromettendo gli sforzi globali per la riduzione delle emissioni climalteranti.

Abbandono della finanza sostenibile. La decisione della Federal Reserve di ritirarsi dalla Network delle banche centrali e dei supervisori per la finanza verde riflette il crescente peso delle pressioni da parte dei legislatori repubblicani. Questo potrebbe creare una frattura profonda nei mercati finanziari globali.

Resistenza degli investitori. La crescente attenzione degli investitori verso pratiche sostenibili potrebbe portare a una diminuzione dei finanziamenti per aziende che non adottano criteri ESG, influenzando negativamente la loro reputazione e accesso al capitale.

Pressioni da parte dei consumatori. Una maggiore consapevolezza pubblica sulle questioni ambientali e sociali potrebbe spingere i consumatori a preferire prodotti e servizi di aziende con solide credenziali ESG, penalizzando quelle che non si adeguano.

E dunque?

La presidenza Trump potrebbe introdurre politiche volte non solo a un rilancio dei combustibili fossili e a una deregolamentazione ambientale, ma anche a un disimpegno dagli accordi internazionali sul clima e a un impatto negativo sulla diplomazia climatica e sulla finanza sostenibile. Dall'altro lato però, le dinamiche di mercato e le aspettative degli stakeholder potrebbero limitare l'efficacia di tali misure, mantenendo alta l'attenzione verso pratiche sostenibili. La sfida, ancora una volta, sarà quindi trovare un equilibrio tra stimoli economici e sostenibilità ambientale.

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