Un leader forte per la sostenibilità. Ogni riferimento...
È tempo di agire con decisione e autorità! La sostenibilità non può più essere relegata in fondo alla lista delle priorità dell'Occidente.

La pandemia, la guerra e le crisi energetiche hanno messo a nudo la fragilità dell'attuale paradigma. La globalizzazione non è più efficiente e i problemi della supply chain hanno un impatto devastante sui costi di produzione e sui bilanci aziendali. È giunto il momento di abbandonare approcci frammentari e tatticismi miopi: serve un'azione strutturale e univoca, un approccio strategico e sistemico, non solo tattico e opportunistico.
In questo contesto, emerge la necessità di un "uomo forte", simbolo di una leadership autorevole e determinata, capace di unire istituzioni, aziende, banche, imprenditori e cittadini verso un'unica visione. Bisogna superare il negazionismo climatico, l'ottica miope del breve termine, la mancanza di coordinamento e la paralisi decisionale che ci ha portato fin qui. Non si tratta di autoritarismo, ma della volontà collettiva di affermare con chiarezza e coraggio che il cambiamento climatico non è irreversibile e che un futuro sostenibile è ancora possibile, se agiamo ora.
È compito dei leader del sistema guidare questo cambiamento, fornendo non solo una vision strategica, ma anche una mission concreta e governance coerente.
L'attuale mosaico di leggi inadeguate va superato con un'agenda condivisa e validata da tutti gli attori coinvolti. Solo così potremo promuovere una risposta politica globale, impattare su diversi ambiti e dilatare lo spazio di intervento.
Gli obiettivi devono essere misurabili, con una pianificazione strategica di medio-lungo termine e una regolamentazione efficace. Proposte e soluzioni devono essere radicali, ma realistiche, in grado di affrontare la complessità della fluidità attuale.
La narrazione deve mantenere una rigorosa coerenza tra affermazioni e azioni per superare il rischio del disimpegno e riportare così il progetto di sostenibilità al centro del dibattito sociale, pubblico e privato.
Nessuno vuole più un pianeta usa e getta. Adeguarsi non è un obbligo, ma una necessità. Il fine – salvare il pianeta e le generazioni future – giustifica i mezzi. È il momento di abbandonare il cinico pragmatismo per abbracciare una visione collettiva di progresso sostenibile. Il tempo di agire è ora.